Donazzan contro il “gender”

Donazzan contro il “gender”
Settembre 26th, 2015 | famiglia naturale, famiglie GLBT, teoria del gender | Commenti disabilitati su Donazzan contro il “gender”

Donazzan contro il “gender”

Circolo Pink GLBTE Verona – Comitata Giordana Bruna – Collettivo Anguane
Comunicato stampa

Elena Donazzan, Assessore all’istruzione, alla formazione, al lavoro e pari opportunità, scrive con una circolare ai dirigenti scolastici, docenti, personale degli istituti scolastici, studenti e loro famiglie sulla pericolosità della “teoria del Gender”. Ma non ha letto la recente presa di posizione della Ministra Stefania Giannini sulla non esistenza della teoria?

Segnaleremo alla Ministra la Circolare spedita da Elena Donazzan.

Gli insegnanti della regione Venet
o, nei giorni scorsi, si sono trovati questa bella circolare, protocollo 368746, inviata dall’Assessore (il titolo della sig.ra Donazzan è stato intenzionalmente declinato al maschile perché, a quanto pare, il genere è un’invenzione!) all’istruzione, alla formazione, al lavoro e pari opportunità della Regione Veneto Elena Donazzan nella loro posta privata.

Oltre ai soliti saluti di circostanza e auguri di buon lavoro, il primo argomento toccato dall’Assessore è, ovviamente, la teoria “Gender”. Più importante, addirittura, della vicinanza alla famiglie del Brenta, recentemente colpite dal tornado, a cui dedica qualche riga prima della chiusura della circolare. Il Gender è peggio dei disastri naturali e più pericoloso delle catastrofi.

Interessante quanto si legge nella missiva dell’Assessore: “Ritengo che l’istituzione scolastica abbia il compito d’impartire un’educazione che non crei alcun genere di confusione o fraintendimento, e non debba sostituirsi all’altrettanto difficile compito dei genitori, facendo della propaganda ideologica. Faccio riferimento alla teoria “Gender” che potrebbe ingenerare in allievi non ancora maturi alla ricerca di una propria identità, ulteriori ed inutili problematiche. Il nostro difficile ruolo e la nostra precipua responsabilità è quella di supportarli in un percorso di crescita, che non solo rispetti le loro naturali inclinazioni, ma che sia anche privo di qualsiasi tipo di condizionamento”.

Allora, Assessore, ci spieghi lei: se la naturale inclinazione di un bambino/a fosse quella di essere attratto da persone del suo stesso sesso, che supporto potrà trovare in una scuola in cui voi non volete si parli assolutamente di certi argomenti? Che aiuto e accoglienza potrà trovare presso insegnanti che avete spaventato a morte, quasi minacciato, se solo si azzardano a spiegare ai propri alunni che al mondo è assolutamente normale e non c’è nulla di male a essere diversi? E se un bambino o una bambina non si sentono a proprio agio con il genere imposto alla nascita che devono fare? Forse negare la propria identità e fingere che tutto vada secondo i canoni prestabiliti dalla chiesa, dallo stato, dalla scuola? Se la loro “naturale inclinazione” è quella omosessuale o sentono di avere un’identità di genere diversa, siamo certi che, dopo le centinaia di conferenze fatte sul territorio dai soliti 4 dell’Apocalisse Gender (Amato, Gandolfini, Gobbi, Adinolfi), la mozione da voi recentemente approvata, il terrorismo psicologico che ha anche Lei contribuito a creare, quei bambini saranno rispettati nella loro “naturale inclinazione” e non mandati, da genitori preoccupati, da psicologi che magari si affidano alle teorie riparative (peraltro sconfermate e screditate da vari ordini regionali degli psicologi)?

Inoltre, un particolare curioso. Sul suo sito, Donazzan (www.donazzan.it), Lei così si presenta: “Ricordo il giorno in cui decisi di iscrivermi ad un partito politico: era il Movimento Sociale Italiano, un partito “scomodo” ed ero in piazza ad un banchetto contro la legalizzazione delle droghe. Arrivarono dei manifestanti urlando e lanciando sassi e uova: per la prima volta mi trovavo di fronte alla violenza e all’odio, senza capirne la ragione. In quel momento, istintivamente, decisi da che parte stare: quella di chi coraggiosamente voleva affermare le proprie idee, voleva farlo in mezzo alla gente sfidando l’indifferenza di qualcuno e addirittura l’odio di qualcun altro, aveva la dignità di non arretrare”.

Ebbene, visto che, a quanto pare, dice di aver subìto la violenza e provato sulla propria pelle l’odio, perché non prova a empatizzare con tutte quelle persone che, anche per colpa delle sue politiche e dichiarazioni, vengono quotidianamente insultate, derise, umiliate e, spesso, anche picchiate solo perché non rientranti in quella scatola strettissima di “normalità” che voi avete costruito loro attorno? E non le pare che “quel partito scomodo” fosse un partito che seminava odio e violenza con atteggiamenti omotransfobici e sessisti?

Ci rivolgiamo, quindi, alla Ministra Stefania Giannini, la quale ha dichiarato avrebbe denunciato chi diffondeva inutili allarmismi su qualcosa che non esiste, come la teoria “Gender” Ecco, ministra, noi le suggeriamo di iniziare con Donazzan.

Segnaleremo alla Ministra e al MIUR la circolare spedita da Elena Donazzan chiedendole di intervenire.
Circolare Donazzan

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Circolo Pink GLBTE Verona – Comitata Giordana Bruna – Collettivo Anguane

 

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